Un quaderno travestito da arlecchino

ovvero teoria e pratica dello scrapbook


Un quaderno di studio ispirato agli scrapbook con immagini, disegni, foto d’epoca

Un’evoluzione del quaderno con testi e disegni può essere quello che, nel mondo anglosassone, si chiama scrapbook, ovvero “libro dei ritagli”. In origine, lo scrapbook è un album fotografico a cui si aggiungono schizzi, biglietti del treno, fiori seccati o altre cose simili, per costruire un diario di viaggio vario e colorato. Nulla vieta di usare la stessa idea per arricchire i quaderni di studio.

Realizzare uno scrapbook è molto facile e non richiede particolari doti artistiche o abilità manuali. Anche qui, si può cominciare sfogliando una galleria di immagini, che forniscano spunti e idee.

Può essere utile approntare una cartelletta in cui raccogliere il materiale che viene via via reperito e che verrà organizzato strada facendo sullo scrapbook. Non è detto, infatti, che vada usato tutto subito. Oppure può essere utile prevedere alcune scatole come quelle delle camicie, in cui raccogliere e conservare ritagli di carta e stoffa, buste, cartoline, fogli sparsi, ritagli, immagini e tutto quello che potrà servire.

Allo stesso modo, è bene avere a disposizione matite, penne a sfera, stilografiche, pennelli, pennarelli, pastelli a olio e a cera, acquerelli, inchiostri colorati e pennini, sia per i disegni che per testi e titoli.


Piegature per l’insegnamento della geometria nel quaderno di una maestra del primo Novecento, pensato come uno scrapbook

La realizzazione degli scrapbook invita a porre molta attenzione ai materiali. Prima di tutto bisogna scegliere un supporto tra i tanti possibili: oltre ai quaderni, si possono utilizzare album da disegno più o meno grandi e colorati, ma si possono anche far rilegare insieme con una semplice spirale fogli differenti tra loro.

Nello scrapbook la variazione di caratteri tipografici può aiutare a riordinare i contenuti, che si tratti di ritagli da libri e giornali, oppure di testi scritti al pc e poi stampati e incollati. La scrittura a mano resta comunque centrale e, anzi, viene valorizzata la componente artistica della calligrafia, in particolare nei titoli, che devono essere, oltre che efficaci e ordinati, anche molto decorativi. In particolare, è possibile utilizzare dei capilettera, sia realizzati a mano che stampati e incollati, oppure intrecciare lettere e illustrazioni, in una versione moderna della miniatura medievale.


Un meraviglioso titolo in calligrafia su uno scrapbook di inizio Novecento

Gli scrapbook hanno sempre dato molto spazio agli schizzi, realizzati a penna e a matita, a pastello e ad acquerello. Come nei quaderni, possono essere affiancati da fotografie e cartoline, ma anche da fumetti, diagrammi e carte geografiche, stampate o disegnate a mano. Si può aggiungere una componente tridimensionale con delle piegature di carta che diano un effetto pop up, oppure con dei minibook, sul modello di quelli utilizzati nei lapbook.

Una caratteristica dello scrapbook è quella di utilizzare un collage di materiali vari, senza limiti per la fantasia: si va dai ritagli di stoffa e di pizzo a lamine di rame sbalzate, bustine di spezie, francobolli, ricami su cartoncino, adesivi, timbri, monete e banconote vere o finte.


Cartoline, ritagli, figurine e biglietti da visita in uno scrapbook usato come diario di viaggio

Per organizzare lo spazio della pagina, è possibile utilizzare ritagli di fogli di diverso colore o rigatura e cornici disegnate o a collage. Ma anche tasche e buste, oppure fogli appuntati con graffette colorate. Le didascalie possono essere realizzate con etichette decorative, oppure le immagini possono essere rese “parlanti” con dei balloon, simili a quelli dei fumetti.

Il risultato sarà sempre un libro bellissimo e personale, che può essere utilizzato per documentare un percorso didattico, ma anche per valutarlo in modo attivo e originale.

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